Salta al contenuto principale

CASA MACCHI (FAI) MORAZZONE E ARSAGO SEPRIO

25-01-2025

Programma - giovedì 20 marzo 2025


Prenotazioni dal 3 febbraio 2025 

ore  8.20     Ritrovo alla MM di Gorgonzola - partenza in Pullman ore 8.30 
ore 10.00    previsto arrivo a Morazzone
ore 10.00    incontro con la guida per la visita della Casa Macchi (la durata è di un ora e trenta)
ore 12.00    pranzo libero a Morazzone (possibilità di prenotare con pagamento a parte)
ore 14.30    partenza per Arsago Seprio 
                    – visita dell’Abbazia di San Vittore e del Battistero di San Giovanni con Maria Teresa
ore 17.00    partenza per ritorno a Gorgonzola, rientro previsto per le ore 18,30 circa

Minimo 40 persone – Massimo 50 persone
Costo €  40 per gli Iscritti  UTL - € 35 se anche iscritti al FAI
Comprensivi di pullman, assicurazione, ingressi con visite guidate.

Per eventuali comunicazioni, rivolgersi a:
Marisa 335 6704151
MariaTeresa 338 4255158 
MariaChiara 338 5320660 
AnnaMaria 349 8603701

Direzione tecnica: Kashir Viaggi – Milano - Corso Garibaldi 73
 

CASA MACCHI 

CASA MACCHIè un grazioso palazzetto di provincia che sorge all'ombra del campanile della chiesa di un tranquillo paesino a pochi chilometri da Varese, Morazzone. Non vi è nulla di straordinario in questo luogo, né nel giardino, né nell'architettura, né nelle decorazioni o gli arredi, né infine negli oggetti o nella storia dei suoi abitanti. Eppure la prima visita qui soddisfa, perché vi è un indiscutibile fascino nel penetrare in un mondo che fu, conservato fin nei suoi minimi dettagli, congelato nel momento dell'abbandono - che pare quasi furtivo, repentino e inevitabile -, e che ancora odora di vita quotidiana, della caffettiera rimasta sulla stufa o della pipa lasciata sul tavolino tra le poltrone del salotto. Quel che colpisce a Casa Macchi è la possibilità di cogliere e restituire la vita autentica di una dimora che non fu né cascina né palazzo, né ordinaria né straordinaria, ma tipica, tradizionale, semplice, vicina nelle forme - borghesi, con qualche gradevole vezzo alto-borghese - e vicina nel tempo, tanto da generare curiosità ed empatia nel visitatore, che vi riconoscerà oggetti e consuetudini in un paesaggio domestico che appartiene alla sua stessa tradizione (soprattutto se lombardo), capace di solleticare la memoria e di accendere un qualche interesse antiquario.

Ieri: una casa con bottega

Casa Macchi posBOTTEGA CASA MACCHIsiede una «bottega» su Piazza Sant’Ambrogio fin dall’Ottocento. Da allora si sono susseguite in questo locale diverse attività commerciali e artigianali: un pizzicagnolo, una macelleria, un parrucchiere, un laboratorio di sartoria e una cartoleria. Sulla piazza e lungo la Strada Maggiore, oggi Via Mazzucchelli, all’inizio del Novecento e fino al 1975, si contavano 25 tra negozi e botteghe, tra cui una drogheria, quattro fabbri ferrai, tre falegnami, una trattoria, una calzoleria, due forni per il pane, due macellerie, due osterie, un negozio di frutta e verdura, una pizzicheria e un negozio di maglieria.

 


Oggi: un piccolo negozio di paese

Gran parte dei negozi che animavano il borgo di Morazzone oggi ha chiuso i battenti. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia: i paesi si spopolano e i piccoli negozi chiudono, ma con essi rischia di spegnersi la vita del paese che perde servizi di comunità, luoghi di socialità e testimonianze della sua identità storica.
Per reagire a questo fenomeno il FAI ha deciso di aprire un piccolo negozio di paese: un emporio di generi vari a servizio della comunità, che dà nuova vita alla bottega storica di Casa Macchi, restaurata e riallestita con mobili recuperati da una vecchia drogheria di Milano, anch’essa costretta a chiudere i battenti.


ARSAGO SEPRIO 
BASILICA DI SAN VITTORE MARTIRE

BASILICA SAN VITTORE

La basilica di San Vittore martire è una chiesa facente parte, insieme all'antistante battistero, di uno dei più importanti complessi romanici della Lombardia. Si trova ad Arsago Seprio, in provincia di Varese, a circa 17 km dal capoluogo. La chiesa risale al IX-XII secolo e fu costruita su un più antico edificio datato V-VI secolo, del quale sono ancora visibili le tracce all'esterno dell'abside, probabilmente sotto la spinta di Arnolfo II da Arsago, arcivescovo di Milano dal 998 al 1018. La realizzazione della chiesa e del battistero venne affidata ai Maestri comacini, ma non è chiaro se i due edifici siano coevi, oppure realizzati in periodi differenti. La pianta della chiesa è longitudinale, priva di transetto e presenta un presbiterio rialzato, ma privo di cripta. La facciata a salienti, sulla quale si aprono il portale d'ingresso e tre finestre con arco a tutto sesto, fa intuire già dall'esterno che l'aula dell'edificio è suddivisa in tre navate. Otto fori quadrati allineati orizzontalmente si aprono all'altezza del frontone che sovrasta la porta settecentesca: erano probabilmente utilizzati per sostenere delle travi in legno che andavano a costituire un portico oggi scomparso. Sulla sommità della facciata, a decorazione della linea della copertura si trova una serie di archetti ciechi. All'interno, le tre navate sono separate da due serie di pilastri alternati a colonne realizzate con materiali di recupero di origine romana e terminano con tre absidi[3] rivolte a est. Le originali decorazioni pittoriche dell'intera chiesa sono andate perdute e nel XX secolo le pareti interne sono state completamente intonacate.

Il campanile è realizzato in pietra ricavata da costruzioni precedenti. La torre presenta grandi lesene angolari che delimitano delle specchiature separate da fasce formate da pietre disposte a dente di sega e archetti ciechi. L'originale cella campanaria fu murata nel 1872 e oggi le campane si trovano sul terrazzo soprastante, privo di copertura.

Il battistero, dedicato a San Giovanni è posto davanti alla facciata della chiesa, con due ingressi posti sui lati meridionale e settentrionale. Risale alla metà del XII secolo e la muratura si presenta del tutto simile a quella della chiesa. La pianta è BATTISTERO SAN VITTOREdi forma ottagonale e l'edificio è sormontato da un tiburio a sedici lati solcati da profondi archi ciechi, ognuno dei quali presenta una piccola apertura di diversa forma (a croce, circolare, ad arco), che racchiude la cupola emisferica. La copertura è piramidale. Tre delle otto pareti presentano delle bifore divise da colonnine. All'interno si trovano otto nicchie a pianta rettangolare o trapezoidale ricavate nello spessore della muratura, ad eccezione di quella orientale, semicircolare e con altare ricavato da un cinerario romano. Le nicchie sono sormontate da una serie di archetti e affiancate da semicolonne che si innalzano fino al livello del matroneo che corre lungo tutto il perimetro del battistero e al quale si accede attraverso due scale ricavate nello spessore murario. Al centro dell'edificio si trova l'antica vasca battesimale posta più in basso rispetto al livello del pavimento, al quale è collegata tramite tre gradini (oggi ne rimangono solo due). Sul lato orientale del battistero si trova una finestra non perpendicolare alla parete, ma inclinata con orientamento a sud, probabilmente per consentire la visione della Stella del Mattino all'alba successiva al giorno di Pasqua, quando anticamente venivano battezzati i catecumeni.