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Mostra Pellizza Da Volpedo

03-11-2025

Programma - giovedì 22 gennaio 2026

GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA MILANO - Milano 

Prenotazioni dal 26 novembre 2025 

ore 8.40 - Ritrovo alla MM di Gorgonzola - partenza con la metro delle ore 8.50 circa.
ore  9.50ritrovo davanti al GAM (Galleria d’Arte Moderna) via Palestro 16


ore 10.00  inizio della visita guidata

Minimo 15 persone – Massimo 24 persone
Costo €.  20 solo gli Iscritti  UTL
Comprensivi di ingressi e guida

Per eventuali comunicazioni, rivolgersi a:
Marisa 335 6704151
MariaTeresa 338 4255158 
MariaChiara 338 5320660 
AnnaMaria 349 8603701

Pellizza da Volpedo

A più di cent’anni dall’ultima monografica milanese dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, allestita nel 1920 presso la Galleria Pesaro, Milano torna a rendere omaggio all’artista piemontese (Volpedo, 1868 – 1907) con una mostra alla Galleria d’Arte Moderna, museo che custodisce non solo il suo capolavoro, Il Quarto Stato, ma anche altre opere di grande rilievo della sua produzione.
Curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, l’esposizione Pellizza da Volpedo. I capolavori, in programma dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, è organizzata dal Comune di Milano – GAM Galleria d’Arte Moderna insieme a METS Percorsi d’Arte, con la collaborazione dei Musei Pellizza da Volpedo, prestatori e ideatori di un percorso di visita che durante la mostra milanese si estenderà ai luoghi pellizziani.
Il percorso espositivo riunisce quaranta lavori, tra dipinti e disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere. Si tratta di un nucleo considerevole, soprattutto se rapportato alla brevità della vita dell’artista, scomparso prematuramente a soli 39 anni. La mostra si sviluppa nelle cinque sale al piano terra della Villa Reale dedicate alle esposizioni temporanee della GAM, e prosegue al primo piano nella sala che ospita Il Quarto Stato. L’allestimento consente di seguire l’intera parabola artistica di Pellizza: dagli anni della formazione, segnata da un realismo che egli seppe interpretare soprattutto nei ritratti, fino all’adesione alla pittura divisionista, condivisa con grandi maestri come Previati, Grubicy, Segantini e Morbelli, in un linguaggio destinato a influenzare profondamente le avanguardie, in particolare il Futurismo.
Il ritorno de Il Quarto Stato alla GAM, nel luglio 2022, dopo il periodo di permanenza al Museo del Novecento, ha rappresentato la possibilità di un confronto diretto, nelle sale del museo, con capolavori di Segantini e Previati. Un confronto che ha messo in luce non solo la sperimentazione tecnica, ma anche la varietà dei temi affrontati: dal realismo sociale alle suggestioni di matrice simbolista che animavano l’arte a cavallo tra Otto e Novecento.
Intorno a Il Quarto Stato sono esposti in mostra alcuni grandi cartoni preparatori che rivelano, da un lato, il processo creativo che portò alla realizzazione del celebre dipinto e, dall’altro, il profondo legame dell’artista con la grande tradizione pittorica del passato, reinterpretata secondo uno spirito tipicamente ottocentesco e al tempo stesso calata nelle istanze sociali e culturali della sua epoca.
Compongono il percorso quaranta opere tra dipinti e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, e un numero molto significativo di capolavori, considerando la breve vita dell’artista, morto a soli 39 anni. Articolata nelle cinque sale al pianoterra della Villa Reale riservate alle mostre temporanee di GAM e nella sala del Quarto Stato al primo piano del museo, l’esposizione documenta l’intero percorso dell’artista, dalla formazione, avvenuta nei confini di un realismo che soprattutto nella ritrattistica Pellizza riuscì a interpretare con carattere e sicurezza, alla grande avventura divisionista, in una riflessione condivisa con gli altri grandi interpreti (da Previati a Grubicy, da Segantini a Morbelli) e sperimentatori di una tecnica destinata a imprimere un segno profondo nella generazione successiva, in particolare nell’avanguardia futurista.
Speranze deluse
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Speranze deluse, 1894, olio su tela, collezione privata

 

 


 

 

Il ritorno del Quarto Stato alla GAM, nel luglio 2022, dopo un periodo di esposizione al Museo del Novecento, è stata l’occasione per riflettere sul valore complessivo di Pellizza da Volpedo nell’ambito dell’esperienza divisionista, anche grazie alla possibilità di un confronto diretto, nelle sale del museo, con alcuni capolavori assoluti della sua epoca, in particolare le grandi rappresentazioni di Gaetano Previati e Giovanni Segantini. Un confronto che spazia anche oltre la sperimentazione della tecnica pittorica, documentando i soggetti più tipici della pittura a cavallo tra i due secoli, da quelli legati al realismo sociale alle complesse tematiche ispirate dalle riflessioni di influenza simbolista.
Attorno al Quarto Stato, in una ricostruzione inedita e di grande impatto, sono esposti alcuni dei grandi cartoni preparatori, documentando da un lato la genesi dell’opera e dall’altro il legame dell’artista con la grande arte del passato, che Pellizza riesce a rievocare secondo una prassi tutta ottocentesca in un soggetto pieno del suo tempo.