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La Grande Guerra: un’inutile strage!

12-02-2014

di Mario Balconi

Le terribili corse a sbalzi sul monte Piana, il tentativo di conquistare la Cresta di Costabella. I cannoni issati sul Popera a 3046 metri “il cannone che sparava dalle stelle” e sulle tre cime di Lavaredo a 2999 mt. Le Cime e le crode violate con arrampicate estreme sotto il fuoco del nemico ed a temperature polari. Le drammatiche frasi che sottolineano la dimensione del dramma vissuto dai soldati: “Signori ufficiali, andiamo alla morte, facciamo vedere come sanno morire gli alpini“. Ed ancora “Avanti fioi, per l’onòr del bataiòn; chi che torna indrìo lo copo mi“. La storia conosciuta riporta dati e fatti, operazioni e tragedie in modo “romanzato” nascondendo la crudeltà di questa guerra.
Con questa nota tenterò di trasmettere a Voi l’angoscia che sempre ci accompagna durante il nostro migrare in questo territorio. Abbiamo scoperto per caso la bellezza e la storia di questa catena dolomitica confinante all’Austria, grazie alla scrittrice ed amica Antonella Fornari. Sono cime legate a terribili azioni di guerra, avvenimenti che hanno coinvolto uomini indifesi, nei ventinove mesi sopravvissuti ad incredibili altezze in condizioni impossibili.

(Per continuare la lettura andare a pag 6 – UTL circolare 4_16 2014)